Al Museo delle scienze di Trento sabato 19 marzo è in programma Ursus Party. Dalle 15 alle 19 in calendario attività e giochi per raccontare l’antico legame tra esseri umani e orsi. Laboratori, quiz e le ricerche degli esperti del museo coinvolgeranno i partecipanti alla scoperta di comportamenti, caratteristiche e storie legate a uno degli animali più iconici delle Alpi, l’orso. Unico mammifero europeo in grado di alzarsi sulle zampe posteriori, assumendo così una postura eretta… e quindi “umana”, l’orso ricopre da sempre un posto speciale nell’immaginario degli uomini. I Neanderthal delle Alpi, ad esempio, più di 40.000 anni fa lo cacciavano e le sue ossa venivano lavorate per creare strumenti di uso comune, come i ritoccatori per la lavorazione della selce. Anche all’epoca delle palafitte, circa 4.000 anni fa, l’orso veniva cacciato e i crani e le mandibole venivano forati, probabilmente per scopi simbolici. Ancora oggi sono numerose le testimonianze di popolazioni (siberiane, lapponi, inuit e giapponesi) dove l’orso è considerato una divinità, un antenato del clan o una figura sciamanica.