Camera di Commercio di Bolzano: "cultura fondamentale per l’economia altoatesina"
La cultura e l’arte sono essenziali per la natura sociale e creativa dell’essere umano e ricoprono un ruolo altrettanto rilevante nello sviluppo sociale delle regioni. Inoltre, la cultura assume una grande importanza economica, come conferma l’analisi dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Il rapporto dell’IRE fornisce una panoramica sul sistema produttivo culturale e creativo altoatesino e analizza, per la prima volta, gli effetti sull’economia locale della spesa culturale pubblica della Provincia autonoma di Bolzano. Con un valore aggiunto di 1,05 miliardi di euro e 16.677 occupati nel 2019, il sistema produttivo culturale e creativo rappresenta una componente significativa dell’economia locale e contribuisce al 4,6% del valore aggiunto totale e al 5,6% dell’occupazione totale in Alto Adige. La spesa culturale pubblica della Provincia di Bolzano nel periodo 2016-2018 ammontava in media a 147,7 milioni di euro annui e generava un valore aggiunto lordo annuale di 161,2 milioni di euro.Coronavirus, Gimbe: "Infezioni in aumento in Trentino"
Aumentano i casi attualmente positivi al Covid-19 in Trentino Alto Adige, ma mentre in provincia di Bolzano diminuiscono le nuove infezioni, in quella di Trento sono in aumento. Lo segnala la Fondazione Gimbe che nel suo monitoraggio relativo alla settimana dal 16 al 22 marzo. Restano sotto soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid-19 in area medica ed in terapia intensiva in entrambe le province. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 77,5% in Alto Adige e all'82,7% in Trentino, a cui aggiungere un ulteriore 1,9% in provincia di Bolzano e 2,9% in quella di Trento solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è del 81,6% in Alto Adige e dell'83,1% in Trentino. La popolazione tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è dell'17,4% in provincia di Bolzano e del 30,1% in Trentino.Droga, 34enne trovato con 54 dosi di eroina, arrestato
Operazione antidroga da parte dei carabinieri di Trento. I militari hanno arrestato un 34enne per spaccio. L'uomo è stato trovato in possesso di 54 dosi di eroina.Incidente stradale in A22, furgone tampona un tir
Incidente stradale questa mattina, 24 marzo, poco prima delle 6 sull’A22, in direzione sud a Egna. Un camioncino ha tamponato un tir. Il conducente del furgone è rimasto ferito, mentre il camionista è rimasto illeso.Popolazione, i dati dell'Alto Adige nel 2020
Il numero di abitanti in Alto Adige continua a crescere. Questo aumento è però inferiore nel 2020, a causa degli effetti della pandemia. Mentre il bilancio migratorio assume valori positivi dai primi anni ‘90, per la prima volta, in Alto Adige si contano più decessi che nascite. Il tasso di fecondità totale (1,71 figli per donna in età fertile) è il più alto di tutto il territorio nazionale ed anche per quanto riguarda la longevità l’Alto Adige si pone al di sopra della media nazionale. E' quanto emerge dall'analisi dell'Astat, l'Istituto di statistica della Provincia di Bolzano. L’età media della popolazione residente è pari a 43,2 anni, quattro anni in più rispetto a due decenni fa. Calano i matrimoni: se negli anni ’60 si sposavano da sette a otto coppie ogni mille abitanti, questa cifra è scesa al minimo storico per via del covid 19 nel 2020. Complessivamente, 1.687 coppie si sono sposate nel 2020. Il tasso di nuzialità risulta pari al 3,2‰, valore più basso dalla fine della Seconda guerra mondiale. Allo stesso tempo, sempre più matrimoni falliscono: fino al 2016, il tasso di divorzialità è aumentato continuamente e nel 2020 ammonta a 11,3 divorzi ogni 10mila abitanti. Aumenta il numero di persone che vivono sole, così come le famiglie monogenitore. Le famiglie numerose invece stanno lentamente scomparendo. L’ampiezza media familiare è passata dai 3,6 componenti nel 1971 ai 2,3 di oggi. Al 31 dicembre 2020 circa 56.500 persone straniere vivono in Alto Adige, pari al 10,6%.Danza, al Teatro comunale di Bolzano approda la Carmen
Dopo la magia del circo offerta dai Machine de Cirque, la Stagione di inDanza.22 del Centro Servizi Culturali S. Chiara prosegue ancora da Bolzano con un grande classico del balletto. Martedì 29 marzo alle 20,30 al Teatro Comunale è attesa la Compagnia Daniele Cipriani, con un intramontabile classico come la “Carmen” nella versione firmata nel 1995 per Aterballetto dal celebre coreografo e regista Amedeo Amodio. Sulle ammalianti note di Georges Bizet, riadattate da Giuseppe Calì, Amodio porta sul palco l’intreccio amoroso che vede protagonista Carmen, bella e ammaliante venditrice di sigari, capace di far innamorare di sé il brigadiere Don José e il torero Escamillo, provocando infine un terribile duello tra i due che sfocia nella tragica fine della stessa Carmen. A dare corpo alla drammatica vicenda di Carmen ci saranno due eccellenze della danza direttamente dal Teatro dell’Opera di Roma: l’étoile Susanna Salvi (nei panni dell’affascinante sigaraia) e il primo ballerino Michele Satriano (Don José). La parte di Escamillo sarà invece interpretata da Mattia Tortora.I ristoratori trentini incontrano l’assessore Spinelli
Ristoratori trentini al lavoro con la Provincia per sostenere nuove iniziative a supporto della categoria. La Giunta dell’Associazione ha fatto il punto ieri sera, 23 marzo, sullo stato del settore, incontrando l'assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli. Il problema maggiore in questo momento è l’aumento delle bollette. Le spese di bar e ristoranti passerà da 2 a 3,6 miliardi di euro tra il 2021 e il 2022, pari ad un incremento dell’80%. Si tratta quasi di un raddoppio della bolletta. In media un bar passerà da 5 a 10 mila euro l'anno, mentre un ristorante da 11 a 19.500 euro tra luce e gas. Una risposta importante ed efficace è quella della nascita delle comunità energetiche. Tre i fronti su cui intervenire: il capitolo finanziamenti: le imprese, che soffrono di problemi di liquidità, chiedono la possibilità di allungare la fase di preammortamento. La seconda partita è quella del lavoro: servono politiche attive e di sostegno ai lavoratori. Infine le aziende chiedono di prorogare l'aiuto sui plateatici. «Sui costi dell’energia elettrica - ha detto l'assessore Spinelli - la provincia sta valutando un aiuto che dovrebbe interessare circa 50 mila famiglie, che potrebbe concretizzarsi in circa 400 euro a nucleo familiare, per contrastare l’aumento delle bollette. Tra le ipotesi anche un protocollo con gli operatori energetici presenti sul territorio per consentire l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici privati, di cittadini e imprese».Primiero, in fiamme un'abitazione a Mezzano
In corso le indagini per chiarire le cause del rogo divampato la notte tra il 23 e il 24 marzo in Primiero, in un'abitazione di Mezzano. Distrutto il tetto. Evacuata una famiglia che abitava in un appartamento dello stabile.Protezione civile trentina e altoatesina arrivata in Moldavia
Dopo tre giorni di viaggio e qualche imprevisto è arrivata ieri, 23 marzo, in serata a Chisinau la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina. Ad una trentina di chilometri dalla città si trova il centro logistico dove questa mattina sarà scaricato il materiale necessario per l’allestimento di un campo per l’accoglienza di 500 persone in fuga dalla guerra. Verranno consegnati anche i beni di prima necessità raccolti dalla Caritas presso le parrocchie che stanno accogliendo i profughi.
Assegno di autodeterminazione per le donne vittime di violenza, al via le domande
Assegno di autodeterminazione: via alla raccolta delle domande. Dal 1° di aprile presso i Servizi sociali territoriali si potrà richiedere la misura di sostegno rivolta alle donne vittime di violenza. "L’assegno è una sorta di garanzia di indipendenza economica, per le donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita da relazioni violente - spiega l'assessora alle politiche sociali Segnana - è infatti slegato dalla prestazione lavorativa, dalla cittadinanza e dalla situazione economico-patrimoniale”. I primi importi saranno liquidati già nel mese di maggio. Possono accedere all’assegno le donne vittime di violenza residenti in provincia di Trento al momento della presentazione della domanda. La condizione per accedere all'assegno è la presa in carico della donna vittima di violenza da parte dei servizi sociali territoriali. La misura consiste in un assegno mensile pari a 400 euro, ridotto a 200 euro se la richiedente è ospite di una struttura residenziale socio-assistenziale che garantisce anche vitto e alloggio. L’assegno è corrisposto per un periodo minimo di tre mesi e massimo di dodici mesi.