Memoria, giovani trentini e altoatesini hanno iniziato il viaggio
Un viaggio nella memoria. Duecento giovani trentini - e altrettanti coetanei altoatesini - dai 17 ai 25 anni hanno iniziato oggi, 6 aprile, il loro cammino nella storia, che li porterà fino al campo di sterminio di Mauthausen e di Gusen. I pullman sono partiti in mattinata da Trento ed arriveranno in serata a Vienna. Il progetto "Promemoria Auschwitz" punta all'educazione alla cittadinanza, pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità della storia, promosso da Arci del Trentino aps, Arciragazzi Bolzano, AGJD e curato da Deina Trentino e Deina Alto Adige–Suedtirol con il sostegno della Provincia autonoma di Trento.Coronavirus, in Alto Adige una vittima e 518 contagi
Nelle ultime ore in Alto Adige c'è stata una vittima da covid-19 e sono 518 i nuovi casi di contagio su 3859 tamponi. Sono 50 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 31 nelle strutture private convenzionate e 4 in terapia intensiva. 5.793 le persone in quarantena. Sono i dati del bollettino di oggi, 6 aprile, diffuso dall'Azienda sanitaria.Crisi Svp, Gert Lanz si è dimesso
Il capogruppo della Svp in consiglio provinciale di Bolzano Gert Lanz si è dimesso. Oggi, 6 aprile, i consiglieri Svp avrebbero dovuto votare la fiducia a Lanz, come chiesto la settimana scorsa dal segretario Philipp Achammer alla luce delle polemiche per la pubblicazione delle intercettazioni sullo scandalo del trasporto locale. Lanz ha però annunciato le sue dimissioni prima del voto.Guerra in Ucraina, dalla Caritas altoatesina raccolto un milione di euro di donazioni
La Caritas diocesana di Bolzano-Bressanone ha raccolto 1 milione di euro di donazioni a favore delle vittime della guerra in Ucraina. L’organizzazione altoatesina insieme a Caritas Austria e a Caritas Italiana, sostiene la rete Caritas direttamente in Ucraina e nei territori limitrofi. “In Polonia, per esempio, la Caritas ha garantito un alloggio ad oltre 2.600 persone; lo stesso sta accadendo in Romania e Moldavia. Altri centri di accoglienza per gli sfollati interni sono stati allestiti anche nel paese. L'allarme ora è legato alla fornitura di acqua. Attualmente si stima che 1,4 milioni di persone non abbiano alcun accesso all’acqua, mentre per altri 4,6 milioni la fornitura resta limitata.E su fronte dell'accoglienza, sono 40 le persone, soprattutto madri con bambini, che hanno trovato sistemazione all’ex centro educativo San Giorgio di Sarnes, messo gratuitamente a disposizione dalla diocesi di Bolzano-Bressanone.