Taglio del nastro domani, 4 marzo, per HUMAN CROSSING | FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE, mostra allestita alla Fondazione Campana dei Caduti di rovereto sino al 4 maggio. Gli artisti Fenia e Bluer accompagnano in questo viaggio i vistatori con due visioni, due estetiche due mondi narrativi completamente diversi ma con un naturale comun denominatore: l’Essere Umano. Nel titolo dell’evento è sintetizzato il concept : impronte di cultura e di pace. L’uomo è l’essere in movimento. Nel suo percorso l lasciamo tracce indelebili, modifichiamo territori, culture. Cambiamo i modi di pensare; nel ns cammino ci evolviamo. L’essere umano cresce solo in un circolo virtuoso di importazione ed esportazione di esperienze, di culture, di menti, di vita. A che porta tutto questo? Alla ricerca della pace, fine ultimo dell’uomo culturale, che a sua volta porta benessere, in quanto inclinazione naturale dell’uomo. Anche ove vi siano regressioni culturali, sociali, comportamentali, la pace non regredisce; si può fermare per qualche tempo, ma poi, inevitabilmente, riprende e ricomincia il proprio percorso da dove era stato interrotto. Perché la pace è nell’uomo e l’uomo è colui che la crea. É un interessantissimo continuo meccanismo a catena di azione e reazione, quello che conduce l’essere umano nella sua vita terrena. Ed ecco perché HUMAN CROSSING - FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE, viene proposto alla Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto. Maria Dolens suona anche per gli esseri umani, portatori di pace. Alla mostra farà seguito nel periodo estivo la esposizione “HUMAN RIGHTS?”, divenuta ormai un classico della programmazione al Colle di Miravalle, giunta quest’anno alla 17.ma edizione.