Rallentano le assunzioni in Trentino. Stando agli ultimi dati elaborati da Agenzia del Lavoro e relativi ad ottobre 2023, nei primi dieci mesi dell’anno appena andato, in archivio le nuove attivazioni sono calate del 2,7%, fermandosi a 140.615. La riduzione più significativa riguarda il manifatturiero con -12,5%, seguita da estrattivo (-9%) e dai servizi (-5,2). In crescita invece costruzioni (+5,3) e agricoltura (+2,2). Calano, parallelamente anche le cessazioni, -3,7%; dunque il saldo occupazionale si mantiene positivo, e in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il segno negativo colpisce maggiormente l’occupazione femminile (-2.875) e i giovani fino a 29 anni (-2.617). Guardando alle tipologie contrattuali tutte mostrano un calo, anche quelle a tempo indeterminato, in crescita fino a qualche mese fa. Preoccupati in sindacati “Calano le assunzioni, ma nell’industria cresce anche il ricorso alla cassa integrazione che aumenta di oltre il 70% rispetto al 2022”. Un segnale, sottolineano da monitorare con attenzione. “C’è la necessità di rendere il nostro sistema economico più competitivo – scrivono in una nota - e allo stesso tempo di innalzare la qualità dell’occupazione, affrontando con determinazione le questioni salariale e di stabilità".