Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro di oggi, 4 luglio, tra sindacati del porfido e organizzazioni datoriali. Al secondo giorno di sciopero i cavatori hanno protestato sotto la sede di Confindustria a Trento e una delegazione guidata dai segretari provinciali di Fillea Cgil e Filca Cisl ha incontrato i rappresentati di Confindustria, Cooperazione e Artigiani. Ma le controparti datoriali ad oggi restano ferme sulla proposta di un aumento pari a 80 euro mensili sulla parte variabile della retribuzione. La richiesta dei lavoratori è, invece, di 200 euro mensili sulla parte fissa della retribuzione. “I cavatori non sono disposti a cedere" hanno chiarito i sindacati. Lo sciopero è confermato fino a venerdì e domani ci sarà un presidio dei lavoratori sotto la sede della Regione in piazza Dante.
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