L'idea del doppio, dell'altro da sé. La figura dell’avaro, disposto a tradire la volontà testamentaria del padre pur di tenere per sé tutta la ricchezza ereditata, Sono esempi di quanto Plauto, poeta, autore e commediografo dell'antichità latina, abbia influenzato la letteratura e il teatro occidentale fino a oggi. Martedì 21 marzo alle 16, a Palazzo Prodi (Trento – Via Tommaso Gar, 14), sarà proposto un incontro aperto alla cittadinanza e alle scuole dal titolo “Plauto e il Novecento” che presenterà le tracce dell’eredità plautina a Broadway e nel cinema di Totò, nonché nel romanzo novecentesco di Pirandello e Borges. L’obiettivo è mostrare il ruolo del poeta latino quale inventore del linguaggio e dei meccanismi comici (e non solo) all’interno della tradizione teatrale e narrativa europea, affrontare le dinamiche e le problematiche della fortuna e della diffusione di Plauto attraverso i secoli, dalla sua riscoperta in età umanistica alla fruizione contemporanea, scenica ed editoriale. L’iniziativa vale anche come attività di aggiornamento insegnanti.
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