Olio d'oliva italiano, sempre più sulle tavole del mondo
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Nel giro degli ultimi trent’anni le esportazioni di olio d’oliva italiano nel mondo sono quasi triplicate (+170%) spinte dagli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat. Le esportazioni di olio d’oliva hanno raggiunto l'anno scorso la quantità di quasi 360 milioni di chili – fa sapere Coldiretti Trentino Alto Adige– grazie anche al traino della popolarità della Dieta Mediterranea che si è classificata nel 2022 come la miglior dieta al mondo. Il primo mercato di riferimento dell’olio d’oliva Made in Italy sono gli Stati Uniti dove nel 2022 sono stati esportati quasi 110 milioni di chili di prodotto il doppio rispetto a trent’anni fa. Al secondo posto c’è la Germania per un totale di circa 45 milioni di chili, addirittura quintuplicati (+403%) nel confronto con il 1992 mentre al terzo ci sono i cugini francesi che lo scorso anno ne hanno messo in tavola 34 milioni di chili (+208%). "Un successo alimentato – commenta il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – da un patrimonio di biodiversità unico al mondo con 533 varietà di olive coltivate dalle nostre Alpi alla Sicilia per un totale di 250 milioni di piante dalle quali nasce il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa con 42 Dop e 7 Igp oltre a decine di produzioni a km zero legate ai territori con una ricchezza di profumi e sapori che non ha eguali al mondo.