Sono cinque gli ospedali di valle trentini uniti dalla telemedicina con quelli di Trento e Rovereto in una rete in grado di assegnare da remoto le unità di sangue grazie alle frigoemoteche automatizzate. La strumentazione è stata acquisita anche grazie alle donazioni delle associazioni di volontariato Ail Trentino, Advsp e Avis del Trentino. Ora, con le frigoemoteche automatizzate, è possibile avere a disposizione le sacche di sangue direttamente in loco eliminando così il tempo viaggio per il ritorno. Contengono, infatti, una scorta di sacche dei diversi gruppi sanguigni, che vengono rilasciate in sicurezza sulla base delle indicazioni date dalle analisi del paziente. L’Unità operativa multizonale di immunoematologia e trasfusionale tratta 21.098 richieste di trasfusioni all’anno e vengono trasfuse complessivamente 18.603 unità di globuli rossi concentrati all’anno. Con il nuovo sistema si ottimizza tutto il percorso di assegnazione negli ospedali di valle, riducendo sia i tempi sia il numero dei trasporti, tracciando le unità assegnate con il rilascio controllato delle unità di sangue, riducendo gli storni per mancata trasfusione e migliorando la conservazione degli emocomponenti.
Frigoemoteche automatizzate, la telemedicina al servizio del trasfusionale
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