Il nuovo collegamento funiviario previsto fra Trento e il monte Bondone risulta sostenibile dal punto di vista tecnico, economico e delle prospettive future di gestione. È il requisito che ha consentito di dare l’ok da parte della Giunta provinciale di Trento alla richiesta di finanziamento al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. La domanda riguarda il primo lotto dell’opera, dal costo di 37 milioni di euro circa (su quasi 75 milioni complessivi), per il tragitto dalla città a Sardagna. Nel caso di un via libera dal Mims, le risorse saranno la base di partenza per realizzare non solo una parte, ma tutta l’infrastruttura, quindi dal fondovalle a Vaneze e Vason, attraverso il partenariato pubblico privato. Secondo le stime i flussi di traffico garantirebbero una copertura del 40% dei costi, quindi in linea con le percentuali fissate dal ministero. Il primo tratto (Trento-Sardagna) potrà intercettare 600mila passeggeri annui e il secondo (fino a Vaneze e Vason) 900mila, che si traducono rispettivamente in 900mila euro e 1milione 300mila euro di incassi, dunque garantendo le soglie di sostenibilità gestionale.
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