Le donne sono sempre più scolarizzate, molto più degli uomini, ma sono ancora penalizzate anche in Trentino sul mondo del lavoro, sia nel trattamento economico che quando si tratta di occupare posizioni apicali. È quanto emerge dal rapporto biennale in materia di parità di genere presentato oggi, 1 aprile, dalla Commissione pari opportunità della Provincia di Trento. Disparità si registra nella vita pubblica e nella partecipazione e lentezza nella crescita dell'occupazione femminile, che è comunque più precaria e instabile rispetto a quella maschile, senza contare le minori risorse economiche delle donne e i riflessi sui trattamenti pensionistici. Sul fronte scolastico, le donne restano indietro rispetto agli uomini nell’accesso alle lauree stem, quindi quelle scientifiche (la sigla sta per Science, Technology, Engineering, Mathematics). Cala il numero di donne tra i dirigenti scolastici. Quanto alla salute, se è vero che le donne vivono più a lungo, per contro vivono meno in salute e risultano più esposte alle malattie di natura emozionale e psicologica. In sintesi  - è stato detto - siamo sulla strada giusta, ma si può fare meglio agendo sul quadro normativo e sul piano educativo.
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