2060 chilometri di viaggio, dal Trentino alla capitale della Moldavia. La colonna mobile della Protezione civile delle Province autonome di Trento e Bolzano ha raggiunto Chișinău all’una di notte. Lunga l’attesa alla frontiera, dove gli operatori sono rimasti fermi per quasi sei ore. Quindi il trasferimento degli 11 tir e dei mezzi di supporto lungo l’ultimo tratto di 130 chilometri, accompagnati a destinazione con la scorta dei vigili del fuoco e della polizia. Alle 4.30 del mattino la colonna mobile si è finalmente ricompattata, con l’arrivo del capo missione Giovanni Giovannini e degli altri 5 operatori, costretti nella giornata di martedì ad un brusco stop a causa di un guasto alla cucina mobile dei Nuvola.
Oggi, 24 marzo, in mattinata è stato concluso l’iter doganale. Nel frattempo è stato compiuto un sopralluogo nell’area - situata a circa 60 chilometri dal confine con l’Ucraina - individuata per lo scarico dei container con il materiale per il campo di accoglienza delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Ivigili del fuoco permanenti e volontari alle 13 si sono recati presso le strutture della Caritas moldava per valutare i luoghi dove saranno consegnati i beni alimentari raccolti in Trentino. E ora la protezione civile formerà il personale moldavo per l’allestimento del campo di accoglienza
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