All'insegna del motto #finiscequi, prende il via la campagna dell'Università di Trento contro molestie e discriminazioni. In vista della Giornata internazionale della donna, aule, sale lettura, laboratori e spazi comuni sono state allestite con manifesti in cui sono riportate frasi comuni, che ad una prima lettura appaiono neutre e inoffensive, ma che contestualizzate e specificate svelano discriminazioni, esclusioni, molestie. Frasi che possono causare disagio, escludere, discriminare, emarginare. Per sensibilizzare su questo tema l’Ateneo ha ideato e stampato centinaia di locandine con una trentina di soggetti diversi, oltre a qualche migliaio di segnalibri, in distribuzione nelle varie sedi delle biblioteche universitarie. A questi materiali si aggiungono i volantini appesi alle bacheche con il talloncino da staccare per conservare il numero di telefono del servizio della Consigliera di fiducia di Ateneo, una figura a cui possono rivolgersi le persone che studiano e lavorano in Ateneo e che ritengano di aver subito situazioni di violenza, di molestie, di straining (stress forzato sul luogo di lavoro), di mobbing, di discriminazione. E da domani a palazzo Consolati a Trento scienziate in mostra. “Pioniere. Vite e intuizioni fra medicina e tecnologia” è il titolo dell'esposizione. Nei pannelli le storie di quindici tra scienziate, mediche, fisiche, matematiche, ingegnere e biologhe che hanno lasciato il segno e aperto nuove strade. L'inaugurazione alle 17,30.
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